About
La Fondazione Alberto Peruzzo nasce nel 2015, a seguito di alcuni progetti nel settore non-profit e culturale operati dal Gruppo Peruzzo a partire dal 2011.
Storia
Il primo progetto della Fondazione, in stretta collaborazione con Louis Vuitton, è stato il recupero architettonico del Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale, restituendo non solo alla città di Venezia ma al mondo intero una sede espositiva all’interno della prestigiosa esposizione internazionale. Il recupero di un luogo così importante, anche dal punto di vista simbolico, ha concretizzato l’impegno e l’interesse da parte del presidente Alberto Peruzzo per il mondo della cultura, creando i presupposti alla nascita della Fondazione Alberto Peruzzo.
La Fondazione ha sede operativa a Padova, ma fin dalla sua istituzione opera anche al di fuori del contesto locale aprendosi a contesti di respiro internazionale. Sono molteplici i progetti portati avanti tra cui, dal 2013 al 2022, il restauro della chiesa di Sant’Agnese, la nuova sede espositiva della Fondazione Alberto Peruzzo. I progetti spaziano dalla tutela e salvaguardia del patrimonio storico (i restauri del Padiglione Venezia della Biennale e della Chiesa Sant’Agnese ne sono due esempi concreti), alla promozione e valorizzazione di artisti contemporanei e moderni. Tra essi Alberto Biasi, con la mostra Alberto Biasi. Tra realtà e immaginazione a Venezia per la Biennale Arte 2019, Quayola con Seconda Natura all’Orto Botanico di Padova nell’inverno 2019, e Picasso con Guernica. Icona di Pace a Palazzo Camerini a Padova nell’autunno 2018.
L’obiettivo è quello di continuare a lavorare su diversi fronti e creare nuove sinergie che concorrano alla diffusione e valorizzazione del patrimonio culturale, in particolare dell’arte contemporanea.
Mission
La Fondazione Alberto Peruzzo è un’istituzione non-profit nata nel 2015 per volere dell’imprenditore Alberto Peruzzo. Nata con l’obiettivo di favorire la diffusione dell’arte contemporanea, presta però particolare attenzione e impegno anche al recupero del patrimonio artistico territoriale creando, quando possibile, momenti di dialogo tra passato, presente e futuro.
La Fondazione persegue i propri obiettivi attraverso iniziative quali: esposizioni temporanee e progetti editoriali, collaborazioni e interconnessioni con il territorio, progetti di carattere culturale e sociale.
Collezione
Alberto Peruzzo ha iniziato a collezionare arte a fine anni ’80. Oggi la collezione conta più di centocinquanta opere d'arte, realizzate dall'inizio del XX secolo ai giorni nostri.
Chiesa
Lo spazio culturale della Fondazione Alberto Peruzzo è all’interno della chiesa di Sant’Agnese, un’antica edificazione del Duecento sita a Padova.
Vision
L’idea del recupero e restauro della ex chiesa di Sant’Agnese nasce dalla volontà di creare qualcosa di nuovo, più precisamente un luogo che possa diventare punto di riferimento per la città di Padova e per la collettività. Attraverso lo svolgimento di eventi e attività, la volontà è quella di creare un polo culturale all’interno del quale si possano creare sinergie e interconnessioni volte alla valorizzazione e diffusione dell’arte e del patrimonio culturale.
Storia
Sconsacrata nel 1949 dal Vescovo Agostini, la chiesa di Sant’Agnese è situata nel centro storico di Padova, nella zona di Ponte Molino all’angolo tra via Dante e via Sant’Agnese. Si tratta di un edificio di epoca medievale, le cui prime testimonianze risalgono a un documento del 1202, in riferimento a un episodio di incendio. Ponte Molino fu per secoli uno dei quartieri cardine della città. In epoca Medievale era una zona centrale per il commercio, derivante dall’attività dei mulini. La presenza dei mugnai, che non godevano di una buona reputazione sociale, e la stessa zona identificata per essere stata luogo di meretricio, ha portato a dedicare la chiesa a Sant’Agnese, simbolo di purezza. Per tutto il Medioevo rimase una delle chiese di riferimento di Padova. La struttura medievale subì nell’arco temporale di quattro secoli diversi interventi, ma il periodo maggiore di arricchimento e abbellimento fu a cavallo tra il Seicento e il Settecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale un bombardamento distrusse parte della canonica, che venne ricostruita ex-novo. Al termine della guerra e in seguito alla sconsacrazione, venne venduta a privati. Alla fine degli anni ’40 divenne un’autofficina, rimanendo tale fino agli anni ’80. Con la chiusura dell’attività, la chiesa versò per anni in stato di degrado.
Purtroppo parte della documentazione relativa alla storia su Sant’Agnese non è a oggi reperibile, ma ciò non toglie l’assoluta importanza dell’edificio, quale testimonianza fisica e concreta di una zona nevralgica della città di Padova.