Intervento di Elena Zaccarelli

Dietro un dipinto si cela spesso una storia d’amore.
«L’opera di cui sono innamorata rappresenta in realtà la fine di una storia d’amore. Era il febbraio 1971, e David Hockney (Bradford, 1937) aveva organizzato un viaggio a Marrakech insieme al suo grande amore, Peter Schlesinger, suo studente in California per cui il pittore aveva perso completamente la testa.
La loro relazione, impetuosa e bellissima, era ormai agli sgoccioli: una sera, al tramonto, David vide Peter guardare l’orizzonte affacciato al balcone dell’hotel La Mamounia, e lo sentì d’un tratto lontanissimo ed evanescente. Fece allora l’unica cosa possibile per tenerlo a lui: fermò il suo ricordo in una serie di scatti fotografici che successivamente riporterà su tela, costruendo una gabbia di luci e ombre quasi a volerlo catturare e non farlo andar via.
A dicembre sono stata a Marrakech, e una sera, passeggiando per i giardini a La Mamounia, sono passata davanti a quelle ringhiere verdi: mi è parso di vedere Peter guardare il tramonto, e David dietro di lui guardare il tramonto del loro amore».

Era il 1966, quando Hockney conobbe il diciottenne Schlesinger, suo studente all’UCLA. Fu il suo primo amore e la più grande musa nei successivi cinque anni. All’epoca, Hockney aveva già riscosso un discreto successo. Ogni loro viaggio, a Londra, Parigi, Roma, Marrakech, diventa la cornice del loro idillio amoroso e delle rappresentazioni di Hockney. L’opera “Sur la terrasse” segna una svolta epocale nella vita personale e professionale dell’artista. La tela fu iniziata da Hockney nel marzo del 1971 e completata durante l’estate quando terminò la relazione con Peter Schlesinger. La tenerezza e la nostalgia di questo momento è inconfondibile.
Schlesinger è ritratto con le spalle rivolte all’artista, mentre osserva i lussureggianti giardini che si trovano oltre la terrazza dell’Hôtel de la Mamounia di Marrakech. Pieno di romanticismo, “Sur la Terrasse” rappresenta l’ultima rappresentazione di Schlesinger da parte di Hockney. Si basa su una serie di fotografie scattate durante un loro soggiorno trascorso a febbraio.
Posizionandosi oltre la cornice, come voyeur, Hockney si lascia ad un addio privato verso il suo amante, rappresentato attraverso le porte-finestre aperte, attratto verso nuovi luoghi.
È un ritratto profondamente commovente di estraniamento, i cui temi sarebbero stati rivisitati nell’iconico dipinto del 1972 “Portrait of an Artist (Pool with Two Figures)“.
In oltre 60 anni di carriera, David Hockney ha utilizzato differenti medium per ritrarre i suoi soggetti, mantenendo una particolare attenzione per la trasposizione su tela delle emozioni. E’ considerato uno dei leader della Pop Art degli anni ’60 e tra i più influenti artisti britannici del XX secolo.

Biografia

ELENA ZACCARELLI | Esperta di arte italiana del XX secolo, si occupa di fornire valutazioni e raccogliere opere d’arte italiane e internazionali, viaggiando tra le varie sedi Christie’s e seguendo le aste principali di arte moderna e del dopoguerra. Laureata in Lettere Moderne con una specializzazione in Storia dell’Arte presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, lavora da dieci anni nella sede italiana di Christie’s, dove ha ricoperto vari ruoli ed attualmente è Specialist di Modern & Contemporary Art per Christie’s.