Intervento di Massimiliano Tonelli

Se devo provare ad individuare qualcosa che abbia segnato la mia vita e il futuro nel settore dove poi ho lavorato e continuo a lavorare da 20 anni e più, mi viene in mente un viaggio che ho fatto con mio padre, alla fine degli anni ’90. Al tempo ero uno studente, non di Arte o di discipline affini ma semplicemente di comunicazione a Siena, un indirizzo che in quel periodo andava molto di moda. Allora non sapevo bene come indirizzare questo concetto nella comunicazione, tuttavia quel viaggio in Belgio fu determinante. Partimmo in treno, percorrendo le città più belle, come Bruges, Gand con l’obiettivo di andare a vedere una mostra importante su Antoon Van Dyck ad Anversa, sua città natale, dove si celebravano i 400 anni dalla nascita del grande pittore. Il viaggio durò circa una settimana. Visitando un museo al giorno, ne approfittai per guardare le esposizioni non soltanto dal punto di vista culturale, ma anche comunicativo. Iniziai ad osservare le didascalie, la grafica delle locandine, la presentazione, la presentazione dei primissimi siti web.

Tornato in Italia, iniziai a scrivere qualcosa su questo mondo e su questi contenuti che avevo avuto modo di approfondire. Non scrivevo ancora per testate giornalistiche specifiche sul mondo dell’arte, sebbene avessi iniziato a collaborare con alcuni giornali culturali locali della città di Siena. Da quel momento decisi che mi interessava approfondire quell’argomento dal punto di vista giornalistico. Quindi intrapresi diverse collaborazioni in giro, iniziai a scrivere, passando da un giornale ad un altro. La passione divenne nel tempo un lavoro a tutti gli effetti. Per anni è stata un’attività fatta per piacere e per passione che si è poi strutturata e trasformata in un lavoro, fino ad oggi. Pensiamo che era il 1999, un altro millennio. Sono passati 21 anni. Se mi chiedeste di indicare il punto in cui ho trovato la chiave per fare tutto quello che ho fatto successivamente, probabilmente il punto è quello. Un viaggio, una visita insistente ad alcuni musei, fatta ed approcciata nel momento preciso in cui quel tipo di tematiche si sposava bene con quello che stavo studiando quando ero all’università.

Tornando a quel 1999, guardandolo dal 2020, confinati nella clausura di questo periodo, quando paradossalmente non si può viaggiare, ci si rende conto che gli stimoli vanno trovati in altra maniera senza spostarsi. Per me è sempre stato fondamentale, per qualsiasi tipo di idea abbia avuto o innovazione che abbia provato ad attuare. Sempre cruciale il tema del viaggio e il fatto di essere decontestualizzati rispetto ad una realtà stabile. In questa settimana tutto ciò va trovato in maniera molto più virtualizzata per quanto possibile.

Biografia

MASSIMILIANO TONELLI | È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena, dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Ha moderato e preso parte come relatore a numerosi convegni e seminari; ha tenuto docenze presso centri di formazione superiore tra i quali l’Istituto Europeo di Design, l’Università di Tor Vergata, l’Università Luiss, l’Università La Sapienza di Roma ed è professore a contratto allo IULM di Milano. Ha collaborato con numerose testate tra cui Radio24-Il Sole24 Ore, Time Out, Formiche. Suoi testi sono apparsi in diversi cataloghi d’arte contemporanea e saggi di urbanistica e territorio. È stato giurato in svariati concorsi di arte, architettura, design. Attualmente dirige i contenuti di Artribune e del Gambero Rosso.