La mostra Bruno De Toffoli. L’avventura spazialista prende spunto da un importante gruppo di opere della collezione della Fondazione Alberto Peruzzo legate allo spazialismo e al tempo stesso intende contribuire a valorizzare una figura artistica rilevante del territorio quale Bruno De Toffoli. Allievo di Arturo Martini a Venezia e firmatario con Fontana del Manifesto dello Spazialismo per la televisione nel 1952, ha contribuito in modo significativo alla storia dell’arte italiana dell’epoca.
La mostra, a cura di Luca Massimo Barbero (accessibile al pubblico a partire da sabato 16 novembre) si concentra su nove sculture di De Toffoli realizzate nel corso degli anni Cinquanta, provenienti dalla Collezione Intesa Sanpaolo, e su un album di disegni inediti eseguiti dall’artista tra il 1965 e il 1968 e che verrà qui mostrato per la prima volta al pubblico. Completano l’esposizione nella Sacrestia il dialogo con opere della Collezione della Fondazione tra cui Dadamaino, Fontana, Vedova, Tàpies e Bonalumi. In particolare, un Concetto Spaziale rosa del 1968 facendo da ponte ideale tra le sculture tridimensionali della Navata, e i disegni esposti nella Sacrestia.