Thorsten Brinkmann, Leonelle D’Ohro, 2009, C-print, 195 x 148 cm. Graphic design: Multiplo

Damnatio Figuræ. Dalla negazione dell’immagine al ritratto

19.06 05.10.2025

L’idea della mostra nasce dalla contemplazione dell’opera Senza titolo di Jannis Kounellis, che allude a una crocifissione e alla sofferenza, ma senza presentare il corpo di Cristo. L’artista qui attua una “poetica del segreto”, del mistero delle cose. Verso la drammaturgia e la teatralità, dove anche l’assenza della figura – con il suo richiamo -, è potente e tragica.

Il termine “damnatio figurae” si riferisce a una negazione delle immagini, un tema che si ricollega a dibattiti storici non solo sull’iconoclastia, ma in generale sull’uso delle rappresentazioni visive. Partendo da questi presupposti, cogliendo lo spunto dato dall’importanza e dal significato della presenza o meno del volto e della figura umana, la selezione in Navata riunisce le opere di 5 artisti (Thorsten Brinkmann, Aron Demetz, Nicola Samorì, Mariano Sardon, Manolo Valdés) che, in modi diversi, hanno lavorato attorno all’assenza o al celamento dell’espressione umana, senza arrivare all’iconoclastia.

In Sacrestia, per contrapposizione, sono presenti una serie di ritratti contemporanei di grande importanza, anche iconografica, ma con un’impostazione più classica – tutti provenienti dalla collezione della fondazione. Dalla regina di Andy Warhol alle donne di Wesselmann e Casorati, da Baechler a Chia, da Music a Ida Barbarigo, fino ad un singolare Max Ernst – ed altri ancora – rappresentano il volto e la figura umana, declinando il tema in una molteplicità di forme.

Completa l’allestimento l’installazione di Maurizio Cattelan, Stadium. Da quando il ritratto è diventato – con l’avvento della fotografia – sempre più una riflessione sull’identità delle persone, più che una rappresentazione fisica, cruciale diventa saper rappresentare il ruolo che abbiamo nella società, la nostra personalità data anche dal nostro sistema di relazioni. In questo contesto l’opera Stadium diventa il palcoscenico dove le persone mettono in scena dei ruoli all’interno di gruppi, dove manifestano la propria identità sociale.

Crediti e ringraziamenti

Galleria Artericambi
Galleria Fumagalli
Galleria Monitor